La Storia del Circolo Culturale Filippo Mazzei

Nell’inverno del 1989 a Pisa come in tutta Italia negli Atenei italiani scoppiò una contestazione molto animata contro il Governo che con il suo Ministro dell’Istruzione Ruberti intendeva aprire timidamente ai privati la possibilità di finanziamento della ricerca universitaria.
Le culture stataliste veterocomuniste videro in questa fatto acquisito ormai da tempo nel mondo anglosassone e nei paesi dell’Europa occidentale un attacco alla libertà di studio ed il Paese fu inondato da tutta una serie di manifestazioni studentesche che sfociarono nelle occupazioni delle Facoltà da parte di un movimento nazionale che si definì la Pantera.
Anche Pisa vide l’Ateneo in fermento e le facoltà occupate escluse Economia e Commercio ed Ingegneria che le respinsero a gran voce anche con il consenso esteso degli studenti
Gli aderenti alla Pantera con assemblee spesso convocate in fretta e furia si autoproclamavano corpo elettorale dell’istituto votando mozioni di occupazione e lasciando a casa per giorni la maggioranza silenziosa e spesso timorosa degli studenti che restava in attesa della conclusione della protesta.

Ma a Scienze Politiche un gruppo di studenti decise ne di aderire alla protesta ne di subire inerte ponendosi in posizione dialettica con la Pantera, studiando i provvedimenti governativi , elaborando possibili correttivi e soprattutto aggregando persone che volessero vivere un’esperienza non da occupante ma da dialogante.

L’avventura vide la produzione di documenti e di un opuscolo grazie soprattutto alla guida giuridica ad un gruppo di lavoro coordinato dell’Avv.Giuseppe Toscano.
La legge Ruberti fu riscritta con alcuni correttivi che guardavano positivamente all’ingresso dei privati nell’Università pur tenendo conto della dovuta garanzia di risorse alla libertà di ricerca e fu presentata a Roma al Ministero della Pubblica Istruzione al Sottosegretario On.Giuliano Zoso ed a Pisa in Sapienza con un foltissimo pubblico studentesco alla presenza dell’inviato del Ministro Dott. Aurisicchio le ipotesi di riforma ministeriale venivano perfezionate in alcuni punti ma l’impianto generale veniva condiviso con l’adesione del gruppo ,autodefinitosi “ Fronte del Dialogo” al progetto di ingresso dei privati a sostegno della ricerca universitaria.

seduti Mazzantini ,De Felice, M.Piludu, A.Lilli, A.Fehr, F.Cremoni, in piedi F.Eligi ,G.Vanni,D.Bertuccelli,M.Balzi
Conclusa questa esperienza nella primavera del 1990 il Fronte del Dialogo che aveva legato decine e decine di studenti anche con momenti ludici, si sciolse e si riaggregò riunendo anche altre persone che si erano avvicinate da mondi diversi a quella esperienza ma di cui condividevano stili ed ideali costituendosi in Circolo Culturale intitolato ad un personaggio poco noto ma che incuriosiva molti :Filippo Mazzei, amico di Jeffherson e Wanshington e morto a Pisa.

Trenta costituenti decisero di autotassarsi per un biennio di 30.000 lire al mese dopo averne versate 100.000 alla costituzione eleggendo Presidente del sodalizio Dino Dringoli e Presidente onorario il Dott.Luigi Maruzzi ultimo discendente di Filippo Mazzei affittando una bellissima sede di 120 metri quadri in Piazza F.Carrara 19a Pisa.
Con cento amici da 50 mila lire si pagarono le prime spese e dopo la presentazione del sodalizio in Sapienza alla città il 28 Settembre del 1990 una festa memorabile con 600 partecipanti a Villa Le Molina raccolse altri milioni di fondi per cui il Circolo Mazzei decollò ( Navicelli, Interporto, Turismo della costa da Massa a Livorno)
puntuali interventi a mezzo stampa su fatti di vita locale a nazionale, campagne di manifesti a sostegno dei nostri soldati durante la Guerra nel Golfo come di solidarietà ai popoli oppressi dal terrore serbo nella ex Jugoslavia come di partecipazione al referendum di Mario Segni per un cambiamento della politica.
La vita del sodalizio animava la sede ogni sera oltre che come laboratorio culturale di organizzazione di eventi anche e soprattutto come vitale punto di ritrovo per corsi di pittura ,di teatro ,di bridge , di disegno con maestri qualificati come periodicamente l'associazione organizzava eventi ludici che coinvolgevano centinaia di persone raccogliendo adesioni e soprattutto finanziamenti per la propria attività tra cui si ricorda la mitica festa all’Hotel Palazzo a Livorno dove il circolo portò ben 1000 persone.
Elemento di credibilità fu anche l’opera svolta in città di fornire personale di vigilanza per le mostre che si tennero in quel periodo come quella del 700 pisano e degli strumenti di calcolo a Palazzo Reale, quelle di Dalì e della Matematica a Palazzo Lanfranchi, dove il Mazzei divento punto di riferimento per professionalità e serietà dei suoi soci e dirigenti per le amministrazioni cittadine. II tutto sotto l'egida della figura del personaggio Filippo Mazzei , medico , agronomo ,commerciante giornalista ,scrittore ,ambasciatore e costituzionalista, addetto commerciale,un uomo che nella propria vita con la propria poliedricità aveva ben incarnato l'uomo moderno ,cosmopolita ,quell'umanità liberale ante litteram dal multiforme ingegno ed arguzia tutta tipica toscana a cui si ispirano i mazzeiani.Il Circolo Mazzei in quegli anni diventò meta di istituzioni , poeti , scrittori , politici non c’era personaggio cittadino ed anche di fuori che non passasse ospite del Mazzei ed i 350 soci del 1992 diventarono la conferma delle potenzialità aggregatrici di tale realtà in una sonnacchiosa Pisa dove è storia che mentre uno fa l’altro guarda ed un terzo commenta quello che sta a guardare.


Nel 1993 con il sostegno del Marchese Piero Bargagli il Mazzei cambiò sede in Pisa trasferendosi da Piazza Carrara negli alloggi del nobile senese in Via La Foglia dietro Corso Italia e nell’estate dello stesso anno fu varato “Il giardino di Piero “ che la sera del 16 Giugno fu inaugurato da Vittorio Sgarbi.
1993 16 Giugno Ad inaugurare il giardino estivo di Via della Foglia interviene il mattatore d’Italia del momento l’Onorevole Professore Vittorio Sgarbi
Questi in quella serata apprezzò le doti organizzative dei giovani del Mazzei e in tutta l’estate autunno e l’inverno di quell’anno i mazzeiani organizzarono serate ed eventi per il mattatore d’Italia del momento in tante città coniugando alle presentazioni del suo libro “ Le mani nei capelli “ cene con l’autore e conferenze stampa che allargarono per l’Italia rapporti e conoscenze.
1993 Estate Sgarbi coinvolge i rappresentanti del Mazzei in un ‘estate vorticosa fatta di presentazioni del suo libro ( Le mani nei capelli Mondadori) e di trasferte in amicizia per l’Italia.Da sinistra Massimo Balzi, Domenico Magaldi,Sgarbi , Dino Dringoli e Riccardo Petri sulla terrazza dell’Hotel Palazzo a Livorno



Nel 1995 il Mazzei sospese le proprie attività, molti di loro dopo anni di esperienze organizzative e sociali volsero il proprio impegno nel lavoro , nella politica , negli affari ma i mazzeiani rimasero in contatto e spesso molti di loro rievocavano con nostalgia i tempi vivi di quei 5 anni di vitalità culturale e di relazioni amicali che avevano rallegrato il tempo di tanti al punto che nel 1999 Massimo Balzi , segretario dell'Associazione dei primi anni 90 , decise nell'Estate di ridare nuova vita alle sorti del sodalizio.
Con sede in Via S.Maria concessa gratuitamente dal Marchese Mazzarosa e dopo una visita alla tomba del grande toscano al cimitero suburbano effettuata oltre che dal Balzi anche dal discendente del Mazzei Dott. Luigi Maruzzi e da Umberto Cecchi, Direttore della Nazione e da Carlo Alberto Dringoli già Presidente dell’Unione Industriale Pisana, il circolo intitolato “al Toscano che fece l'America” ripartì una sera di maggio del 1999.
Dal 1999 al 2005 l'associazione realizzò una iniziativa annuale per ricordare il grande toscano con una giornata alla memoria dove veniva premiato un pisano che si fosse distinto nel mondo come Mazzei
2005 24 Marzo In Sapienza si parla di Mazzei , di istituzioni granducali e di istituzioni attuali con il Presidente della Commissione Statuto della Regione Toscana Piero Pizzi ed il Prof.Mario Montorzi e soprattutto gratificando uno studente con una borsa di studio per una tesi di laurea avente per oggetto un'interessante ricerca economica sulla città di Pisa.


Nel Dicembre 2005 il Circolo si trasforma in una realtà maggiormente operativa presentando libri,raccogliendo fondi alla feste d'estate per interventi di restauro di un bene cittadino come si è dotato di un proprio periodico organo di informazione " Del Libero Pensiero, divide la propria operatività con responsabili di settore afferenti alle esperienze di vita e professionali del nostro toscano che diventano promotori di iniziative tematiche e soprattutto si alla rgano gli orizzonti e le adesioni dell’associazione che arriva a contare stabilmente 100 adepti.


Negli ultimi 4 anni 1500 libri acquistati in molteplici presentazioni ed incontri con l’autore sempre in luoghi storici della città e della provincia , 22.000 Euro di impegni di spesa per restaurare il Sarcofago romanico trecentesco donato al S.Matteo da Pardo Roquez come le Statue medicee del Ponte alle Trombe di San Rossore come l'impegno ultimo di trovare risorse per il restauro della fontana di Piazza dei Cavalieri del Francavilla, la realizzazione di salotti culturali televisivi mensili con personaggi di caratura nazionale dal Caffè dell’Ussero andati in onda su 50 canale per ben 9 puntate come eventi letterari ispiratisi a scrittori come Alfieri ed Ariosto a Villa Theresa con eminenti docenti dell’Ateneo testimoniano la fattiva azione del circolo Filippo Mazzei che scevro da qualsiasi attività politico partitica si è posto in città come un laboratorio, di promozione e produzione culturale e punto di riferimento di centinaia di pisani e non solo come luogo di dibattito e confronto di tante idee ed iniziative che toccano la città.